Qui c'è spesso vento e come un'aria di fine estate. Amo uscire al mattino stringendomi un po' nella giacca e poi, a pranzo, rubare il calore del sole. Quando torno a casa il cielo comincia a cambiare: il vento porta nubi più scure, c'è odore di pioggia, guardo all'insù come per anticipare il temporale che invece si trattiene. E poi cade a scroscio dopo cena e vado a recuperare una copertina per stare calda sul divano, mentre cerco di tenermi sveglia per vedere, almeno uno, il finale di un film.
Solo che siamo nel pieno della primavera e stavolta è diversa, meno carica, davvero imprevedibile e caduca. Come i fiori dei ciliegi che all'istituto giapponese sono fioriti da poco, hanno resistito alla pioggia battente e sotto la pioggia battente sono riuscita ad andarli a guardare prima che ammantassero la terra.
Così auguro a tutti voi di godere di questa imprevedibile luce, di uscire e portarvi dietro cose buone da mangiare stesi tra le margherite o di restarvene a casetta e stendere una grande tovaglia a quadri e mangiare tenendosi lo stesso vicino un po' di verde. Anche se in vaso.
ingredienti
500 g di farina 0
5 cucchiai di olio e.v.o.
2 prese di sale
un cucchiaio di miele
200 ml di acqua
1 cucchiaino raso di lievito in polvere
i ripieni:
funghi porcini e silano
spadellare tre manciate di porcini con una spicchio d'aglio per
qualche minuto. Aggiungere un paio di fette di silano tagliate a
cubetti e far sciogliere. Spegnere e spolverare con prezzemolo
tritato.
porri
spadellare un porro con due cucchiai di olio, un bicchiere
d'acqua, sale e una spolverata di timo.
peperoni e cipolla
tagliare à la julienne un peperone, passarlo in padella con una
cipolla tagliata sottile, due cucchiai abbondanti di olio, sale
e un po' di acqua. Cuocere per dieci minuti a fuoco basso con
coperchio.
L'impasto: versare la farina a fontana su una spianatoia. Al centro creare un cratere e versare un po' di acqua tiepida in cui avremo sciolto il lievito in polvere e il miele. Cominciare a impastare prendendo la farina un po' alla volta e versare acqua tiepida finché la farina ne prende. Deve risultare un'impasto morbido. Lasciare riposare mezz'ora sotto un panno umido e, nel frattempo, preparare i ripieni. Stendere infine l'impasto sulla spianatoia leggermente infarinata. Ritagliare tanti cerchi del diametro di 8-10 cm, versare un cucchiaio di impasto al centro e richiudere così da formare una mezza luna. La tradizione vorrebbe che si lascino cuocere su una piastra ben calda 5 minuti per lato, ma stavolta ho voluto provarli al forno. Se vi piace l'alternativa, cuocete per 15 minuti in forno preriscaldato a 180 °C.
3 commenti:
uff, quanto mi eri mancata! ;-)
*ross: bella! :))
p.s. appena sferruzzi lo scialle nero, ci vediamo, vero?
uhh, mi ero persa questo commento!!! però sai una cosa??? io lo scialle nero l'ho fatto, ma è volato via in un attimo, però non mi son persa d'animo, e in questi giorni in Toscana il secondo esemplare è stato la mia compagnia di ogni sera e ogni mattina... così adesso è già quasi finito!!!)
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