C'è un grande vantaggio nei piccoli malanni del cambio di stagione: starsene a casa in pigiama in dolce far niente. Almeno questo è quello che mi riprometto ogni volta, per poi scivolare sempre negli irresisitbili richiami che ogni casa nasconde: troppi stimoli, troppe irrinunciabili imprese a cui dar vita all'ombra del resto del mondo.
Del resto mi succede da quando ero piccola e certe abitudini consolidate nel tempo, si sa, sono dure a morire. Da piccola, appunto, aspettavo che l'ultimo di casa chiudesse la porta per scivolare via dal letto, scavalcare i vari Topolino, Tom Sawyer, coperte di rinforzo e andare dritta dritta proprio lì, in cucina. E dare quindi vita agli esperimenti di scienze. Sì, a volte provavo anche a cucinare, ma visti i reclami non proprio morbidi di mia madre di fronte a certi brutti esperimenti, a un certo punto mi ero votata tutta alle scienze. E così riproducevo come una dolce streghetta medievale tutti gli esercizi consigliati nel sussidiario, col librone aperto davanti al naso e intorno fuochi e bollore d'acqua e ventole e bicarbonati. Ma anche i programmi pomeridiani erano per me grande fonte di ispirazione: appuntavo fedelmente i vari passaggi visti alla tele per poi aspettare il momento giusto, in beata solitudine, per riprodurli in cucina.
Allora pizza, ho detto l'altro giorno, con la gola grossa e la fronte calda, presa da quell'estatico entusiasmo che ormai, da allora, mi coglie coi malanni. Ed ho persino osato, complice quel leggero senso di incoscienza che certe volte dà l'avere qualche linea di febbre e mi sono messa a mescolare con la stessa voglia di scoperte di un tempo, realizzando un impasto al miele di castagno che, cavoletti,credetemi è speciale! E' il classico impasto e il procedimento qui sotto non aggiunge niente a quello che ciascuna di voi già sa, anzi forse sa anche meglio, ma il castagno è stata una sorpresa. E poi, non so se è un caso, mi è sembrato che anche la consistenza dell'impasto fosse migliore, più alveolata dentro e croccante fuori.
Per le farciture, ne ho provata una nuova di cui sotto vi do la ricettuzza.
Buon inizio di settimana a tutte voi, care amiche streghette col mestolo!
ingredienti
per la pasta della pizza
500g di farina 00
una bustina di lievito secco
1 cucchiano scarso di miele di castagno
1 cucchiaio di olio e.v.o.
acqua appena tiepida
sale qb
per la farcitura speciale
(per circa 200g di pizza)
400 g di cipollotti
10 gherigli di noce
130 g di mascarpone
130 g di stracchino
un rametto di rosmarino
due noci di burro
un cucchiaio di olio e.v.o.
pepe nero qb
Per la pasta della pizza: riattivare il lievito secco in mezzo bicchiere d'acqua tiepida e un cucchiaio scarso di miele di castagno. Fare un cratere con la farina e versare al centro il lievito attivo, una presa di sale e un cucchiaio di olio e.v.o.
Cominciare a prendere la farina e aggiungere acqua finché otteniamo un impasto leggermente colloso. Impastare energicamente sulla spianatoia per qualche minuto per attivare il glutine. Porre l'impasto in un contenitore avvolto da una coperta e lasciare lievitare per almeno un paio d'ore.
Per la farcitura: mentre preriscaldiamo il forno in attesa di infornare, mettere per dieci minuti i gherigli di noce, in modo da scaldarli ma non tostarli troppo. In una padellina, scaldiamo per qualche minuto l'olio con il ramo di rosmarino. Affettiamo i cipollotti e facciamoli appassire a fuoco dolce con due noci di burro e una spolverata di pepe nero. In un piatto mescoliamo il mascarpone insieme allo stracchino. Versare poi sull'impasto, in sequenza: i cipolloti, la mescola dei formaggi, i gherigli frantumati e l'olio con il rosmarino. Infornare a 220° C per 25 minuti.
Allora pizza, ho detto l'altro giorno, con la gola grossa e la fronte calda, presa da quell'estatico entusiasmo che ormai, da allora, mi coglie coi malanni. Ed ho persino osato, complice quel leggero senso di incoscienza che certe volte dà l'avere qualche linea di febbre e mi sono messa a mescolare con la stessa voglia di scoperte di un tempo, realizzando un impasto al miele di castagno che, cavoletti,credetemi è speciale! E' il classico impasto e il procedimento qui sotto non aggiunge niente a quello che ciascuna di voi già sa, anzi forse sa anche meglio, ma il castagno è stata una sorpresa. E poi, non so se è un caso, mi è sembrato che anche la consistenza dell'impasto fosse migliore, più alveolata dentro e croccante fuori.
Per le farciture, ne ho provata una nuova di cui sotto vi do la ricettuzza.
Buon inizio di settimana a tutte voi, care amiche streghette col mestolo!
ingredienti
per la pasta della pizza
500g di farina 00
una bustina di lievito secco
1 cucchiano scarso di miele di castagno
1 cucchiaio di olio e.v.o.
acqua appena tiepida
sale qb
per la farcitura speciale
(per circa 200g di pizza)
400 g di cipollotti
10 gherigli di noce
130 g di mascarpone
130 g di stracchino
un rametto di rosmarino
due noci di burro
un cucchiaio di olio e.v.o.
pepe nero qb
Per la pasta della pizza: riattivare il lievito secco in mezzo bicchiere d'acqua tiepida e un cucchiaio scarso di miele di castagno. Fare un cratere con la farina e versare al centro il lievito attivo, una presa di sale e un cucchiaio di olio e.v.o.
Cominciare a prendere la farina e aggiungere acqua finché otteniamo un impasto leggermente colloso. Impastare energicamente sulla spianatoia per qualche minuto per attivare il glutine. Porre l'impasto in un contenitore avvolto da una coperta e lasciare lievitare per almeno un paio d'ore.
Per la farcitura: mentre preriscaldiamo il forno in attesa di infornare, mettere per dieci minuti i gherigli di noce, in modo da scaldarli ma non tostarli troppo. In una padellina, scaldiamo per qualche minuto l'olio con il ramo di rosmarino. Affettiamo i cipollotti e facciamoli appassire a fuoco dolce con due noci di burro e una spolverata di pepe nero. In un piatto mescoliamo il mascarpone insieme allo stracchino. Versare poi sull'impasto, in sequenza: i cipolloti, la mescola dei formaggi, i gherigli frantumati e l'olio con il rosmarino. Infornare a 220° C per 25 minuti.
6 commenti:
Favolosa, appena torno dalle ferie la faccio (sììì, finalmente in partenza!).
Ma non ho capito una cosa. Il miele è solo nell'impasto?
;)
sì, solo nell'impasto, ma il sapore si sente al punto giusto, soprattutto con un condimento delicato. quella in cui l'ho apprezzato di più è stata la parte condita con mozzarella, rucola e scaglie di parmigiano, l'impasto al castagno si sentiva e ci stava benissimo. io ne ho messo un cucchiano non troppo colmo per riattivare il lievito, ma volendo se ne può mettere anche uno colmo, dipende da quanto ti piace questo tipo di miele, non tutti lo amano! baci baci!
Cara Valentina,
mi piace moltissimo questa pizza d'autunno. Sapori mixati a meraviglia... intrigante.
A presto,
Sabrine
*sabrine: ne sono davvero felice! pensa che è nato tutto da un esperimento e invece...ma noi piratesse ne sappiamo qualcosa, in quanto a sorprese, no? ;)
un abbraccio!
..a me capita l'esatto contrario: influenza e malanni di stagione!? Pietosa finzione di stato fisico irrimediabilmente compromesso..così mi becco una marea di attenzioni!!! =) Una volta ogni tanto ci vuole, no!?
Il miele nell'impasto mi intriga, molto.
Buona serata, Valentina!
Francesca di singerfood.com
*francesca: mi sa che seguirò proprio il tuo consiglio! i cambi di stagione mi buttano così giù...coccole e riposo, sì sì! un abbraccio.
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