La primavera sta per finire. Mi è venuto da pensare a Nadine, come se davvero ci fossimo mai incontrate.
Sono andata a riprendere il suo diario, ed è qui che ho trovato le parole e il sapore di qualcosa che sta andando via.
" 'Alla mia cara Nadjeta con affetto', solo mio padre mi chiama così. Mi è arrivato dalla Francia un pacco di libri tra i quali un volumetto di Paul Nizan, Aden Arabia. La lettura mi ha commosso, è un libro d'insurrezioni e di furori. L'incipit è indimenticabile e continuo a ripetermelo dentro di me come un ritornello:'Avevo vent'anni. Non permetterò a nessuno di dire che questa è la più bella età della vita...E' duro imparare la propria parte del mondo'.
[...]
Alla mia cara Nadjeta...cominciò a chiamarmi così durante un viaggio in Estremadura. Una vacanza tra i boschi, i ruscelli, gli ulivi e le querce. Eravamo in febbraio e faceva freddo, ma papà aveva scoperto gli espàrragos triguero (asparagi selvatici) ed amava soprattutto quelli colti nei querceti perché la loro nota amarognola è accentuata. In uno dei nostri vagabondaggi avevamo incontrato dei taglialegna che li arrostivano su un mucchietto di brace dopo averli cosparsi di sale. Ci offrirono di mangiarli con loro, ci fermammo e mio padre contraccambiò estraendo dalla tasca del gilet la sua fiaschetta di vodka. Diventammo amici e ci mostrarono altri frutti di quella terra, il cardillo (cardo dorato), il cardo comune, il berro de agua (crescione di fonte) e dei funghi. Al momento dei saluti uno di loro tirò fuori di tasca un fazzoletto sporco, lo aprì delicatamente e porse a mio padre un gurumelo accompagnandolo con un grande sorriso. Quando chiesi a mio padre perché lo avesse fatto, lui mi sorrise, abbiamo parlato di politica e ci siamo trovati daccordo su molte soluzioni.. La nostalgia mi ha spinto al mercato a cercare gli asparagi, finiranno nelle uova."
P.s. Grazie davvero di cuore ad Alice, autrice del blog Operazione fritto misto, per il premio "Red Carpet" che ha scelto di dare a questo mio piccolo spazio. Sono timida e, per questo, lo comunico in coda, ma davvero tanto felice per questa bella sorpresa!
P.s. Grazie davvero di cuore ad Alice, autrice del blog Operazione fritto misto, per il premio "Red Carpet" che ha scelto di dare a questo mio piccolo spazio. Sono timida e, per questo, lo comunico in coda, ma davvero tanto felice per questa bella sorpresa!
(riadattati dalla ricetta originale che prevedeva di sfamare un intero gruppo di resistenti catalani)
un mazzetto di asparagi
4 uova
una manciata di funghi
una decina di gamberetti
1 spicchio di aglio
mezzo peperoncino
2 cucchiai di olio e.v.o.
sale qb
pepe qb
Mondare gli sparagi, lavarli e bollirli interi in acqua salata per 5 minuti. Scaldare l'olio in una padella con l'aglio schiacciato con la lama del coltello e il peperoncino in pezzi. Quando l'aglio è dorato aggiungere gli asparagi coi funghi e i gamberetti e cuocere per qualche minuto. Legate con le uova appena sbattute e versate lentamente in padella. Regolare di sale e pepe. Servite subito.
2 commenti:
Complimenti per il premio che meriti tutto, il tuo "piccolo" spazio è davvero un angolo piacevole da frequentare, un momento in cui non solo prender nota delle ricette, ma tuffarsi in racconti, profondi, commoventi e di spessore che parlano di persone e sentimenti.. Grazie.
Gli asparagi selvatici sono una vera prelibatezza da trovare e una bontà per il palato.. ottima realizzazione e l'abbinamento con funghi e gamberetti:) un abbraccio Vale
*simona, che regalo mi hai fatto con le tue parole...mi sento commossa. mi sento felice per averti regalato qualcosa e aver ricevuto in cambio così tanto.
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