30 giugno 2013

...e nel frattempo mi leggo Charlie Brown.

C'è del mistero in certe esperienze e un po' me l'ero immaginato. Sapevo che non sarei mai stata una di quelle donne che con la gravidanza assumono un'aria da confetto.
Del resto da piccola, ve lo dicevo, volevo essere Jo March.
Nelle donne che aspettano un figlio spesso mi ha colpita la profondità degli occhi e il volto quando è serio. C'è un'espressione che mi ha sempre rapita e affascinata ed è quella che sembra trasformare queste donne in esseri che vengono da lontano, presenti e lontane allo stesso tempo.
Ora lo capisco.

Nell'ultimo mese i suoi movimenti dentro di me sono diventati più lenti e anche io sono più lenta. Il respiro si fa profondo, per non restare col fiato corto, e per questo e per il fatto che dentro di noi tutto sta facendo spazio a lei, anche la voce un po' cambia. 
Quello che non immaginavo è la forza evocativa e carica del silenzio. Dei momenti in cui sto ferma e lei si muove modellando la mia pancia al ritmo dei suoi spostamenti. In silenzio osservo e starei lì tutta la vita a riempirmi di meraviglia.

 Celebrating Peanuts: 60 Years

Le giornate trascorrono andando a caccia di tutine e bodini, spuntando liste, girando per casa spesso col metro alla mano perché una casa è anch'essa chiamata ad accogliere, trascorrono con memorabili dormite pomeridiane oppure tra lamenti e sbuffi per il fatto di stare così impegnata con pulizie, lavatrici e spolvero, con Kina che se ne sta buona e scodinzola andando, sospirando, in giardino per lasciarmi lavare in pace il pavimento. 
Trascorrono con qualche sorpresa che mi riserva Roma, nei luoghi, nella tranquillità che sa regalarti giusto dietro l'angolo, in questo clima di cieli e luce che mi ricordano i settembre della mia infanzia, con le chiacchiere, i ricordi, le riflessioni condivise con le amiche vicine e lontane.

Certe volte penso a me ai tempi del liceo o dell'università, al fatto di sentirmi sempre come in attesa di lanciarmi nel vuoto di fronte a ogni esame. Per sentirmi poi al posto giusto a fare quello che più mi piaceva ogni volta che il momento arrivava.
E' così anche stavolta, nell'attesa che l'essere mamma significhi averla tra le mia braccia. 

Ci sono a volte anche momenti di ritorno al passato, con la mente a quando tutto ciò ancora non era cominciato, alla nostalgia per il lavoro o ai treni che prendevo ogni volta che volevo. 
Non mancano poi gli idioti, i parlatori a vanvera, quelli che sanno tutto, i catastrofisti e altri che ora non mi viene. Perché uno dei misteri della gravidanza è anche la testa che a volta si svuota, le piccole amnesie, un senso di vaghezza che ogni tanto sopraggiunge e ti fa sentire rilassata e beata e persino benevolente, nella sua manifestazione più alta, verso il resto del mondo nonostante un attimo prima saresti stata pronta a ruggire.

A volte questa attesa mi sembra lunga, per poi trovarmi a guardare il calendario e sussultare...di giàà? 
Prima di questo, nella mia mente e nel mio cuore ci sono stati diversi altri post, tanti pensieri rivolti a voi, al legame che sento sempre. Soprattutto in certe notti in cui l'insonnia prende il sopravvento, per poi restarmene a letto a leggere.

Ieri sera ascoltavo un'intervista a Margherita Hack, che raccontava della meraviglia, nel suo lavoro, di riuscire a conoscere dei corpi tanto lontani e irraggiungibili, inesplorabili, quali sono le stelle, scoprendone la composizione, le leggi, l'evoluzione.
Forse i figli sono un po' come le stelle. Spero di ricordare sempre il piacere di guardarla un po' da lontano, conservando la coscienza del mistero, la meraviglia della scoperta e della conoscenza che nasce senza bisogno di invasione.

Intanto osservo il mio compagno e sento tanta tenerezza nei confronti di quello che si sta preparando con amore a diventare.

Mi godo le mie nipotine, il profumo delle matite colorate che sparpagliano per casa, il piccolo disordine di ciabattine e briciole di biscotti. 

Nel frattempo mangio sano, con tanta voglia di cose semplici, di frutta e verdura fresca e dolci fatti di poco che mantengono un po' in allenamento il forno...

 


















...e guardo film come "Little Miss Sunshine" e leggo Charlie Brown, ridendo di cuore per tanta strepitosa innocenza!

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...