15 febbraio 2012

Leila Lindholm, che passione!

I libri di Leila Lindholm me li porto la sera nel letto, letteralmente me li metto sotto il piumone e li tiro fuori quanto basta per poter sfogliare le pagine, al calduccio e sospirando a ogni foto. Perché ha proprio tutto quello mi piace, 'sta donna: un sorrisone contagioso, uno sguardo sicuro e solare, la capacità di trasmettere un clima familiare al punto che quasi ti sembra di averla già incontrata da qualche parte. E poi è leggera e semplice e ti fa davvero venire voglia di accendere il forno perché, non so come, ti trasmette la certezza che tutto andrà bene e che quella cheesecake bella da copertina a te verrà sicuramente bene e identica alla sua... E poi le foto sono scattate quasi tutte all'aperto, ti danno l'idea di una merenda o una cena in giardino senza tante pretese, coi bambini e gli amici intorno che mangiano mentre tu sfami tutti senza troppo impegno e li rendi felici.




 "Pane, dolci e biscotti" e "Pane, pizza e torte" sono pieni di ricette di casa, come i biscotti friabili che sua nonna ama col caffé (buonissimi!), di classici della cucina svedese,   dolci e  torte americane, persino diverse versioni del tortano, un tipico pane ripieno napoletano, che ho già preparato due volte. E poi ti racconta dei vari tipi di zucchero, di pasta madre, di farciture, creme e sciroppi e quasi quasi ti fa venire voglia di mollare tutto per darsi a una sana vita e cucina di campagna, fatta di fatiche ben ripagate, di vicini che ti regalano le uova, di bambini che ti tornano sporchi di terra dopo aver ruzzolato col cane e gli amici...




Scusate, come al solito ho divagato dal tema principale! 
Per finire vorrei dire che le foto sono proprio nello stile che più mi piace: naturali, senza inseguire geometrie estreme, di una bellezza che è data dall'amore messo nell'insieme delle cose fatte, dall'accostamento di colori vivi, dalla natura (quanto la amano gli svedesi! che persone meravigliose!) oltre che da una inguaribile capacità di raccogliere vecchie cose cogliendone la bellezza vissuta che Leila chiaramente possiede.
Ultimo, il suo blog e il suo sito! Divertenti, pieni di pagine diverse: la cucina, i segreti casalinghi della nonna, l'arredamento, passando per le sue giornate fatte anche del suo piccolo bimbo...
Buona lettura, anzi, buon viaggio!

14 febbraio 2012

Saint Valentine's Day: di cupcakes e trasgressioni in rosa.

L'amore, si sa, ci porta a fare cose che mai avremmo immaginato... Ed è per questo che oggi mi presento con questo che per me è un po' un atto di trasgressione. cupcakes! ...rosa shocking! Ma si sa, per amore...Ed è così che l'ultima volta che ho preso il treno per andare da loro, mi sono fatta coinvolgere nella ricetta di questi dolcetti un po' modaioli, che però in foto tutto sommato mi piacciono sempre tanto! 
Mia sorella con un febbrone a 39° si è messa il grembiule (cuore di mamma) e mi ha chiesto di aiutarla a preparare la merenda per quelle due, Puppi Puzzy e la Cianina. Con la loro collaborazione, of course...
Così Puppi ha preparato il frosting del suo colore preferito, il fucchia (fucsia, ndr), e glassato i cupcakes. Niente male, no?
La Cianina ha alzato l'umore della truppa con i suoi aggrappi alle gambe della mamma che tentava di recuperare gli ingredienti, i 'mugugni'* di dissenso ogni volta non si sentiva partecipe, le facce imbronciate perché non arrivava a vedere praticamente niente di quello che accadeva in ciotola. Ma la vita di chi ha compiuto un anno poco prima di Natale è piena di insidie e piani troppo alti...
Insomma, tutto cotto e assemblato, abbiamo aspettato l'arrivo del papà per la sorpresa e le foto. Così oggi, giorno degli innamorati, non posso non pensare che a loro e all'esuberanza di una vita vista da un paio di lenti rosa shocking! Anzi no, volevo dire fucchia...

*urla moolto penetranti






















ingredienti

per i cupcakes
4 piccole tazze di farina 
2 cucchiai colmi di Maizena
200 g di burro
2 piccole tazze di zucchero
4 uova
200 ml di yogurt bianco
mezza bustina di lievito

per il frosting al burro
100 g di burro 
120 g di zucchero a velo
qualche goccia di colorante alimentare


Lavorare con le fruste lo zucchero con il burro, finché diventa  morbido e spumoso. Aggiungere le uova e continuare a montare il composto. Versare poi lo yogurt e un po' alla volta la farina e il lievito setacciati. Riempire gli stampini da muffin e cuocere in forno per  20-25 minuti a 180°C.
Nel frattempo preparare il frosting montando il burro con lo zucchero a velo e quanto colorante per ottenere l'intensità di fucchia desiderata.
Mettere il frosting in una sac à poche e, non appena saranno tiepidi, glassare i cupcakes.

10 febbraio 2012

Io mi faccio un ginger...

Io mi faccio un ginger...


Il ginger me lo ha fatto conoscere tanti anni fa Silvana, una donna il cui nome mai fu più appropriato, perchè ogni volta che la penso non posso fare a meno di immaginarla coi pantaloni arrotolati e gli scarponi nel bosco o in mezzo ai prati sempre impegnata a far funghi, raccogliere asparagi, soccorere cani trovatelli. Andavamo un tempo, su un motorino scarcagnato, a cercare le carrube in un posto  di cui vi raccontavo tempo faper poi avvicinarci ai recinti dei cavalli e dar loro da mangiare. Lei è bellissima, coi capelli corti nero corvino e gli occhi scuri. Anni fa all'aeroporto di Londra la scambiarono per un'iraniana clandestina e volevano portarla in commissariato. Silvana e suo marito Manlio sono state le persone con cui ho trascorso più tempo quando ho cominciato a praticare il buddismo. Era l'estate del 1998 e da lì ci sarebbero state una serie di stagioni indimenticabili trascorse insieme allo scandire delle foglie degli alberi, dei gatti affusolati, delle cose buone da mangiare insieme.
Il ginger d'inverno non solo ti scalda ed è buonissimo, ma è anche una possibilità di insospettabili colori proprio quando fuori tutto è grigio...

P.S. il turchese è dato solo dal colore del vetro del bicchiere, il ginger in realtà è giallo chiaro!


ingredienti
 
1 litro d'acqua
mezza radice di zenzero grattugiata
1 cucchiaio colmo di miele
il succo di mezzo limone
1 stecca di cannella (facoltativa)
Far bollire l'acqua e grattuggiarvi mezza radice di zenzero. A piacere si può aggiungere anche una stecca di cannella. Lasciare sobbollire a fiamma bassa per almeno cinque minuti, poi versare il succo di mezzo limone, addolcire col miele e bere caldo. Fa benissimo se si ha mal di gola per il potere antisettico dello zenzero.

8 febbraio 2012

Una scatola di biscotti.

Quando in casa sbirciando in barattoli, scatole, piatti e bottiglie si trova sempre qualcosa fatto con le nostre mani, allora quello è proprio il senso di casa che mi piace. E si sente non appena varchiamo la porta di un posto così, che se pure non è casa nostra ci toglieremmo le scarpe per stare comodi coi piedi sul divano e non resisteremmo alla voglia di aprire una scatola di latta rossa per vedere che c'è dentro. Che tanto nessuno se la prenderebbe, perché quello che c'è di veramente segreto e misterioso non è nascosto nel fondo di una scatola, ma sempre tra le pieghe del cuore.
E poi mi piace sentire l'odore buono di cose che ti parlano di un tentativo, di un regalo, di un momento di festa o della cena anche quella dell'ultimo momento o delle brioche in forno che mannaggia stanno bruciando... E il profumo di quando esco dalla doccia, delle cremine per la pelle, e di balsamo per i capelli...
La mia casa è così. Un piccolo laboratorio, un giardino, un molo, un bistrot, una soffitta, una vecchia biblioteca, una stazione radio, una scatola di biscotti, una nostalgia d'agrumi. 


Una scatola di biscotti.


ingredienti 

175 g di burro
200 g di zucchero di canna
70 g di farina bianca
70 g di farina integrale
2 fette biscottate al malto
180 g di fiocchi d'avena
1 uovo
2 tazzine di caffè amaro
1 cucchiaino raso di bicarbonato
110 g di cioccolato fondente
100 g di cioccolato di modica all'arancia
40 g di pinoli
1 presa di sale

Lavorare a crema il burro e lo zucchero fino a che diventa chiaro e spumoso, aggiungere l'uovo e amalgamare bene. Setacciare le farine, il bicarbonato e il sale in una ciotola a parte, quindi incorporate il cioccolato tagliato in pezzi, l'avena, le fette biscottate sbriciolate, il caffè e i pinoli. Versare nell'impasto precedente e mescolare bene. Nel frattempo preriscaldare il forno a 160 °C e foderare una teglia con carta da forno. Con due cucchiai aiutatevi a formare delle palline con l'imapsto (a me ne sono venute 24), disporle ben distanziate nella teglia e cuocere per 16-18 minuti. Sfornare e lasciare asciugare su una gratella.

6 febbraio 2012

Vellutata di ceci per tutti!


Passare del tempo in casa da sola per me è spesso un'occasione per elaborare tutto quanto leggo ascolto osservo ricordo nelle giornate di tran tran metropolitano. C'è bisogno però di un po' per decantare tutto davvero. Intendo un po' di giorni, che il semplice fine settimana è diventato negli ultimi tempi per me troppo poco. Così tutta la settimana scorsa me ne sono stata abbastanza per fatti miei, in compagnia di ben poco: un nuovo libro di cucina che presto vi svelerò, un programma alla tele che mi ha portato in posti in cui vorrei vivere, tutti nessuno escluso, e tanta voglia di cucinare cose nuove. 
Tra gli esperimenti ben riusciti mi sento di proporvi questo, una vellutata di ceci e patate arricchita con tonno e menta. A dire il vero, non solo ve la consiglio, ma se potessi la preparerei per ciascuno di voi che passate di qui, per mangiarla tutti insieme tenendo la ciotola tra le mani che diventano calde, mentre si parla e sorride a godere di questo tempo ovattato e strano.


Vellutata di  ceci per tutti!


ingredienti
per due persone

250 g di ceci  precotti
2 patate medie
una foglia di alloro
80 cl di brodo vegetale
mezzo bicchiere di vino bianco
1 fettina di tonno fresco 
qualche foglia di menta
il succo di mezzo limone
sale qb  
pepe nero qb
olio e.v.o.

Versare un filo di olio in un tegame coi bordi alti, lasciarlo scaldare e aggiungere i ceci precotti e le patate tagliate in piccoli pezzi. Lasciare rosalare e aggiungere il vino bianco bianco e una foglia d'alloro. Non appena il brodo vegetale raggiunge l'ebollizione, versarlo nel tegame, salare e lasciare cuocere per circa 40 minuti.
Nel frattempo prepariamo l'emulsione che andrà a condire il tonno: versiamo in un barattolo  un cucchiaio d'olio, il succo di mezzo limone, un pizzico di sale e di pepe nero, qualche foglia di menta tritata. Chiudiamo il barattolo con il coperchio e agitiamo per emulsionare.
Quando il brodo della nostra zuppa sarà ridotto e le patate ormai morbide, lasciamo intiepire e poi frulliamo. Scaldiamo una padella e quando sarà abbastanza calda mettiamo il tonno tagliato in pezzetti ad arrostire. A cottura ultimata, condiamolo in un piatto con l'emulsione alla menta. Nel frattempo scaldiamo la vellutata, versiamola nelle ciotole da zuppa e completiamo con i pezzetti di tonno.



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