Nonostante siamo attraversati da una stratificazione che normalmente si troverebbe 800/1.000 km più a sud (quindi di nordafrica si parla) io non mi arrendo e in tutti i modi cerco di recuperare quello che dicembre mi ha sempre portato: starsene volentieri a casetta, tirare fuori gli addobbi, accendere ceri e candele, sfornare biscotti alla cannella, cenare con zuppe fumanti. Ecco, tutto ciò sarebbe molto 'tipico' di un certo periodo dell'anno, di certe passioni nordiche che magari mi porto dietro da qualche vita precedente o semplicemente a causa di un'induzione occulta dell'ikea. Ma quest'anno si fa fatica, ragazze. Quest'aria calda e umida mi porta fiacca, mi appiccica i capelli e non mi fa asciugare il bucato, porcaccia miseria!
E succede così che gli addobbi siano ancora in fase organizzativa, che i biscotti ancora non mi decido a impastarli e la bella lanterna rossa col grande cero bianco a volte la dimentico spenta.
Ma non m'arrendo no nno no e ieri sera ho preparato una vellutata profumata e corposa, scovata in un vecchio libretto di ricette di zuppe e minestre, di quelle edizioni economiche a mille lire di tanti anni fa. Solo che, abbiate pazienza, tiepida l'ho servita!
ingredienti
(per 4 persone)
80 g di burro
2 cucchiai di farina
1 litro di brodo vegetale
1 carota
1 grossa cipolla
2 coste di sedano
1 patata
100g di panna fresca
sale e pepe
pane raffermo
Fate fondere il burro in un tegame. Appena sciolto (evitando che inizi a friggere), allontanato per un istante il recipiente dal fuoco, gettatevi la farina e rimestate alla svelta, fino a quando avrete ottenuta una crema omogenea.
A questo punto, stemperate il tutto con il brodo, versandolo poco alla volta e rimestando con cura in modo che non si formino grumi.
Rimettete il recipiente sul fuovo e lasciate che il liquido raggiunga il bollore. Iniziata l'ebollizione, gettate nel tegame le verdure, mondate e spezzettate, salate e lasciate cuocere. Nel frattempo tagliare il pane a dadini e tostare.
Appena le verdure saranno tenere, frullatele con tutto il brodo, unendo la metà della panna; quindi, dopo averlo ben scaldato ancora una volta, dividete il preparato nelle fondine e colate al centro di ogni porzione un cucchiaio di panna (senza rimestare),
Servite la vellutata cosparsa moderatamente di pepe e di pane a dadini.
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