24 aprile 2012

Di una marmellata di arance e banane e del coraggio di cambiare strada.


Di una marmellata di arance e banane e del coraggio di cambiare strada.


Da qualche mese mi capita di ricevere in regalo, dalle parti e dalle persone più disparate, arance. Che arrivino dalla Sicilia, dalla Calabria o dal giardino di mia nonna  me le ritrovo in casa a sprigionare colore. Mi sembrano preziose, un regalo prezioso, coll'arancione che riscalda tutto e a mangiarle si sente che ci fanno bene. 
Così volevo in qualche modo trattenere le ultime arrivate, poterle trasformare e conservare il più possibile in qualcosa che non le alterasse troppo. 
Ed è per questo che la conobbi. Christine Ferber ha cambiato una pratica umile e antica, quella di preparare conserve in casa. Ha seguito una strada diversa, là dove il sentiero era battuto più o meno sempre sulle stesse certezze, e ha detto: ma si può anche così! Beh, ecco, io a questo tipo di persone voglio bene, un bene spontaneo perché trasmettono la cura e la passione per cose così piccole, perché sono felici di condividerle, perché vedono là dove nessuno aveva ancora visto.
Ed è così che ho catturato il colore e il sapore delle mie arance  senza stravolgerle, perché il metodo Ferber la frutta la coccola e lascia che sprigioni il meglio di sé. Provare per credere!

ingredienti
1 kg di banane (700g senza buccia)
300 ml di succo di arancia (circa 6 arance)
buccia grattugiata di un'arancia
il succo di un limone
800g di zucchero (ma io 500g)
2 baccelli di vaniglia

Tagliare a rondelle le banane sbucciate, spremere le arance e estrarre i semini dai baccelli di vaniglia. In una pentola alta unire le banane, il succo d'arancia, i semini di vaniglia, la scorza grattugia del'arancia, il succo di limone e lo zucchero. Portare a ebollizione, spegnere il fuoco e far riposare tutta la notte in un luogo fresco (se necessario in frigo. Il mattino dopo  riportare ad ebollizione e lasciar cuocere per dieci minuti. Fatto. Frullare col minipimer e invasare ancora bollente in barattoli sterilizzati (e con i coperchi nuovi!). Capovolgere per ottenere il sottovuoto.

2 commenti:

FrancescaV ha detto...

hai fatto bene a catturarne tutto il loro sapore in una confettura così golosa. E condivido la diminuzione di quantità di zucchero. Io arrivo anche al 33% sul totale della frutta. La Ferber per me usa troppo zucchero.

Valentina ha detto...

*francesca: vero, vero, si rischiava di coprire del tutto il sapore speciale della frutta. la prossima volta seguirò la tua proporzione, credo sia quella perfetta per questo tipo di marmellate! :))

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