2 maggio 2012

Hummus di maggio e le varie lingue di casa mia.

























"Zia, lo sai che io sono spagnola?"
"Ah sì? Allora parlami spagnolo."
"Hoora! Qui tal?"
E' così che ieri mattina la mia nipotina ormai quattrenne e sempre con un diavolo per capello ci ha tenuto a ricordarmi delle diverse anime che sono in lei.
Poi mi ha fatto anche sapere(su istigazione della mamma)che lei sa contare, e bene, in inglese fino a dieci. Glielo ha insegnato suo padre che è guineiano e parla pure mandingo. Mentre lei, lo ammetto nonostante avessi voluto  metterla in difficoltà, a Madrid c'è nata veramente.
E così questo mese è iniziato sotto la stella dei paesi lontani e delle lingue diverse. E come sono contenta di ciò, visto che maggio è il mese del mio compleanno, del primo bagno al mare della stagione, della voglia di immaginare vacanze qua e pure là. E' il mese delle nespole e delle ciliege, dell'allergia ai pollini che mi ottunde un po', dei regali (per il compleanno), delle prime cene all'aria aperta(sempre per il compleanno...). Ci sono stati anni in cui si prevedevano festeggiamenti per una settimana, periodo in cui mi concedevo a spegnimenti di candeline con fidanzato, famiglia, nonna lontana, amici, colleghi, coinquiline e chissà chi altro ancora.
Ora mi sono un po' ridimensionata, ma tant'è, aspetto il 18 sempre con una vena di felicità. E' la luce, la luce di questo mese a rendere, credo, il ricordo ogni volta così bello e l'attesa così piena di colore. 
L'anno scorso per l'occasione sono andata a mangiare in un ristorante svedese qui a Roma, che in realtà si è dato col tempo alla cucina internazionale. Ed è stato lì, in quella bella serata stellata, che per la prima ho mangiato l'hummus.  

ingredienti
250 g di ceci cotti
3 cucchiai di tahina
1 spicchio d'aglio 
2 prese di sale
il succo di un limone
2 cucchiai di olio e.v.o.
paprika 
(prezzemolo tritato e semini di sesamo a piacere) 

Frullare col minipimer i ceci già cotti con la tahina, il sale, l'olio, il succo di limone, lo spicchio d'aglio (io tolgo l'anima centrale) e una spolverata di paprika. Il composto finale deve risultare molto morbido, quindi aggiungere acqua quanto basta per ottenere una buona consistenza (se si usano i ceci precotti si può aggiungere direttamente la loro acqua). A piacere si può spolverare con del prezzemolo tritato, qualche semino di sesamo e un ulteriore filo di olio a crudo. E' buonissimo da mangiare con la pita, accompagnando una insalata di stagione.

6 commenti:

Kitchenqb ha detto...

Ecco allora questa è perfetta per la ricetta che ho pubblicato! Grazie per la visita...a presto!

Valentina ha detto...

sìì, l'ho pensato anche io! a presto :))

rossella ha detto...

questo post è meraviglioso.
mereviglioso.
(a prescindere dall'hummus che pure amo tanto!)

Valentina ha detto...

*ross, amica mia!!

la signorina pici e castagne ha detto...

ma che ridere le prime righe del tuo post :O)

tutto il resto poi, è di una delicatezza che mi commuove.
capisco perfettamente le sensazioni che descrivi..
sono sicura che il 18 ci sarà un' altra sorpresa e scoperta culinaria ad attenderti :O)
ed io sarò qui ad aspettare con impazienza di sapere di cosa si tratta!!!

Valentina ha detto...

*serena, sono contenta che abbia fatto ridere anche te, quella puzzona...! :o)

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...