10 maggio 2011

Calamares a la menorquina

“Viernes, 21 de julio
7,30 de la mañana
No hay nada mas siniestro que la sonrisa de una calavera ».
(Prótesis, Andreu Martin)
Comincia così “una novela negra, muy negra, negrísima” di Andreu Martin, come è definita da Montse Clavé in “Manual Práctico de cocina Negra y Criminal”, ed. “libros de allende”.
Montse Clavé è una gioviale signora di mezza età che insieme al marito ha messo su una libreria tutta dedicata a gialli e noir, chiamata appunto Negra y Criminal, a Barcellona. Entrati nella libreria avrete il piacere di bere caffè e tè con biscottini artigianali, magari seduti davanti all’entrata per guardare la gente che si sofferma, circondati da scaffali alquanto rozzi, però zeppi di capolavori. Il bello è che qualunque cosa chiediate, loro sapranno darvi una risposta, dando l’impressione di aver mangiato letteratura a colazione pranzo e cena e averne fatto ormai una parte de sé. Questo “postaccio”, dall’aria un po’ di un garage di ragazzi che hanno deciso di mettere in vendita i tesori del ripostiglio di casa, è in realtà anche un importante punto di incontro internazionale di scrittori e appassionati. Ogni anno, infatti, si tiene a febbraio un festival chiamato BCN Negra che ospita scrittori importanti di tutto il mondo. Durante quei giorni si parla di letteratura, di scrittura, si mangia, si beve, ci si fanno foto ricordo in allegria.
Comunque, tornando alla pancia, questi calamari sono facili da preparare, senza nulla togliere alla presentazione e al sapore. Ma, soprattutto, nel prepararli si ha la strana sensazione di partecipare a qualcosa che viene da lontano, un momento di bellezza e profonda concentrazione, un ricordo speciale.


                       
                   
























ingredienti
4 calamari grandi (già puliti)
qualche spicchio di aglio
pan grattato
prezzemolo tritato
4 patate grandi
2 pomodori maturi
1 cipolla grande
4 stuzzicadenti
olio e.v.o.
sale


Lavare i calamari sotto l’acqua corrente. Tagliare i tentacoli  e farli a pezzi piccoli. In un piatto fondo mettere i tentacoli, l’aglio, il prezzemolo tritato, sale e pangrattato (io ho aggiunto anche qualche pezzetto di pomodoro, sale e un po’ di olio). Farne un composto consistente, riempire i calamari e chiuderli con uno stuzzicadenti.

In una teglia versare due cucchiai di olio e ungere bene la superficie. Prima mettere uno strato di cipolla tagliata sottile, poi le patate in fette di circa un 1 cm di spessore e salare. Adagiare sulle patate i calamari e, tra questi, il pomodoro tagliato a spicchi. Spolverare con prezzemolo tritato e pangrattato. Aggiungere un po’ di acqua, fino a coprire le patate, e regolare con tre cucchiai di olio. Infornare a 220°, in forno preriscaldato, per circa tre quarti d’ora. Quando le patate saranno dorate il piatto è pronto. Da ultimo, gratinare per un minuto e servire.


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