I miei nonni sono dei perfetti pendolari moderni. Nonno Nino e nonna Iole alla loro tenera età prendono aerei o navi per vivere un po' qui un po' lì, così che entrambi possano godere delle loro città di origine.
L'estate passano un bel po' di tempo a Terracina, dove abbiamo anche un bel giardino detto "l'orto", perchè in origine era della bisnonna che lo usava per le gallinelle e qualche ortaggio. Ora la casa delle coccodè è stata rimessa a nuovo e attrezzata con cucina e pentolame, nel giardino oltre agli alberi di arance e all'albero di limone di qualche ricetta fa, c'è il fico settembrino, il nespolo, l'amaca, il dondolo e tavoli e sedie in quantità perchè d'estate questo piccolo mondo si anima dal tramonto fino a tarda sera per ospitare vicini, zie, cugine, barbecue e una incredibile quantità di manciurie e bevande!
In attesa della cena, la nonna prepara sempre assaggi di formaggio, affettati, verdurine varie che secondo l'usanza sarda vengono servite crude, ben lavate e scondite perchè ognuno le condisca come più ama. Così spesso prepara anche questa cremina di melanzane che è buonissima sia per accompagnare le verdure crude sia spalmata sul pane bruscato in attesa che la brace sia giusta per pesci o bistecche. L'ho trovata uguale l'altro giorno sul numero di maggio de La Cucina del Corriere e così ve la propongo, come un piccolo omaggio alle sere d'estate passate e a quelle che stanno per arrivare, alle nonne grand gourmet, ai giardini della nostra vita.
ingredienti
L'estate passano un bel po' di tempo a Terracina, dove abbiamo anche un bel giardino detto "l'orto", perchè in origine era della bisnonna che lo usava per le gallinelle e qualche ortaggio. Ora la casa delle coccodè è stata rimessa a nuovo e attrezzata con cucina e pentolame, nel giardino oltre agli alberi di arance e all'albero di limone di qualche ricetta fa, c'è il fico settembrino, il nespolo, l'amaca, il dondolo e tavoli e sedie in quantità perchè d'estate questo piccolo mondo si anima dal tramonto fino a tarda sera per ospitare vicini, zie, cugine, barbecue e una incredibile quantità di manciurie e bevande!
In attesa della cena, la nonna prepara sempre assaggi di formaggio, affettati, verdurine varie che secondo l'usanza sarda vengono servite crude, ben lavate e scondite perchè ognuno le condisca come più ama. Così spesso prepara anche questa cremina di melanzane che è buonissima sia per accompagnare le verdure crude sia spalmata sul pane bruscato in attesa che la brace sia giusta per pesci o bistecche. L'ho trovata uguale l'altro giorno sul numero di maggio de La Cucina del Corriere e così ve la propongo, come un piccolo omaggio alle sere d'estate passate e a quelle che stanno per arrivare, alle nonne grand gourmet, ai giardini della nostra vita.
ingredienti
500 g di melanzane
120 g di carote
100 g di ravanelli
100g di zucchine
100 g di pomodori
olio e.v.o.
sale qb
pepe
Mondare le melanzane, lavarle e bucherellarle con uno stecchino. Mettere in una teglia foderata con carta da forno e infornare a 200°C per 30 minuti (in alternativa, possono anche essere cotte alla griglia o bollite: in ogni caso la polpa resterà morbida). Una volta cotte, tagliarle nel senso della lunghezza ed estrarre la polpa staccandola dalla buccia con un cucchiaio. Schiacciare la polpa fino a ridurla in crema, condirla in una ciotola con sale, olio e una macinata di pepe. Mondare e lavare le verdure, disporle su un piatto da portata e servire accompagnate dalla crema di melanzane.
1 commento:
post bellissimo!
ma cos'è questa storia di clement?????
sei architetta pure te? paesaggista per giunta? o ami semplicemente i giardini? oh, come li ami bene!
:)
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