Il lunedì...che fatica! Ieri è stata dura rientrare al lavoro, con il sole caldissimo che mi invitava a prendere il treno, arrivare a casetta dai miei e infilarmi il costume per un salto in spiaggia.
Così ho pensato bene di chiedere alla mia mamma la sua ricetta infallibile per una calamarata a prova di ospiti esigenti. Il profumo del mare sprigionato dal pesce (e anche dal prezzemolo, non so perché!) ha avuto un effetto consolatorio, direi...
E poi è un piatto divertente: tutti anelli, di pesce e di pasta, che all'occhio in fondo si confondono! :)
ingredienti
(per due persone)
200 g di pasta di Gragnano, formato "Calamarata"
250 g di piccoli calamari eviscerati
mezzo bicchiere di vino bianco
3 pomodori perini
3 cucchiai di olio e.v.o.
1 spicchio d'aglio
mezzo peperoncino
tre rametti di prezzemolo
sale qb
Tagliare le sacche dei calamaretti ad anelli di 2 cm. In un tegame versare tre cucchiai di olio e uno spicchio d'aglio, lasciandolo imbiondire. Aggiungere i calamari, il peperoncino in piccoli pezzi e un rametto di prezzemolo tagliuzzato. Appena cominceranno a soffriggere, bagnare con il vino e lasciare asciugare a fiamma vivace. A questo punto aggiungere i pomodori in pezzi, salare e coprire con un coperchio. Lasciare cuocere a fuoco basso per 20 minuti. Nel frattempo, cuocere la pasta in acqua bollente salata e scolare un paio di minuti prima del termine, conservando mezza tazza di acqua di cottura. Versare nel tegame la pasta e l'acqua bollente ultimando quindi la cottura. Spolverare con il rimanente prezzemolo tagliuzzato e servire.
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